I Memorial Maestro Giuseppe Stefanelli - da Alberto Bernacchi il 13/02/2008 : 12:59
Si è svolta a Desio presso la
In contemporanea del XVIII TROFEO SCHERMA DESIO del 17 FEBBRAIO 2008 si svolge una esposizione delle opere del Maestro Giuseppe Stefanelli, così ricorda la sua arte la gallerista che ne cura le opere:
�Cosa sia la poesia è un problema che deve rimanere irrisolto, ma che come una sottile ragnatela avvolge il mondo dell�artista, che per un verso è incantato dal guardare i fili sottili che invadono i suoi pensieri, ma per l�altro si tormenta per far intravedere al mondo la pienezza dell�intuizione.
Per Giuseppe Stefanelli il problema è stato un assillo impaziente ed energetico, che lo caricava di tensione, come un accumulatore, e lo induceva a riversare nell�opera �come in un assalto� in un gesto risolutivo, con la massima concentrazione, l�energia accumulata. Nella massa del tempo, nello stratificarsi dell�esperienza, e nel continuo squilibrio delle forze che dominano ogni giorno della vita si aprivano spiragli di armonie che si intravedevano attraverso strati di colori e materiali. Le carte come le tele raccoglievano indizi del trascorrere del giorno ma insieme ricomponevano di volta in volta una visione puntuale e tagliente ma luminosa o cupa degli istanti principali: bisognava catturarli. Questa caccia alla luce ed al colore ha richiesto un lungo allenamento, un perfetto controllo, ed una grande umiltà, per poter essere sempre �assolutamente� se stesso. La melanconia che non di rado invade i suoi lavori e filtra, come luce radente, dagli anfratti dei materiali, è quella del viaggiatore che nei delicati piccoli frammenti ritrova sensazioni lievi e fuggevoli, ma spesso più importanti dei grandi eventi.
Tutto deve avere il suo spazio nell�opera, contenitore del tempo, ed ogni piccolo dettaglio ha una sua storia ed una memoria, ma insieme vanno a
formare qualcosa di più grande e di più sottile, di più profondo ed immateriale, quasi che il tempo avesse un suo aroma.�
Nella foto, a sx, la locandina dell’evento.