L’atleta, quando ne sentirà il bisogno, deve sapere che potrà alzare lo sguardo e trovare sempre quel viso amico della famiglia sulle gradinate della tribuna, ma il genitore, se vuol essere funzionale alla vittoria, non dovrà proporsi come interferenza nell’agenda dei tecnici e dell’atleta: l’esperienza di gara sarà così migliore, perché sarà un possesso dell’atleta e suo soltanto.
Questo il tema affrontato dal Maestro Alberto Bernacchi nel corso di un incontro con le famiglie degli atleti agonisti e riassunto nelle slides disponibili QUI per il download.