La scherma oggi, uno strumento utile per la vita professionale di domani

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image_pdfSalva in PDFimage_printStampa

strumentiRiproponiamo qui, riletto e modificato in chiave sportiva, un articolo apparso in rete sulla stampa statunitense circa i vantaggi della vita militare trasportati nella vita civile, che si presta benissimo ad essere utilizzato per descrivere i vantaggi dell’educazione sportiva dello schermitore, quando dovrà confrontarsi con il mondo al di fuori della pedana. La scherma, del resto, è una disciplina di combattimento, fortemente connessa ad una mentalità educativa di stampo marziale, e non è un caso che ciò che vale per la vita militare valga anche per la vita sportiva dello schermitore.

Spesso si parla di quali siano i benefici nella vita quotidiana per chi pratica la Scherma, cose come presentarsi in tempo e saper essere rispettosi, senza contare gli indubbi benefici che si riscontrano per i ragazzi nella vita scolastica, in termini di pensiero e concentrazione. Ma quali sono le ragioni vere per le quali la scherma aiuta la crescita in ogni ambito della vita di un ragazzo, fino a costituire un cardine importante della sua futura vita professionale?

LA SCHERMA INSEGNA A...

1. SAPER DARE IL MASSIMO CON POCO

In pedana si combatte con le capacità di cui si dispone, non con quelle di cui si vorrebbe poter disporre. La realtà delle proprie capacità tecniche non è una scusa che giustifica la sconfitta e chi gareggia sa che gli altri si aspettano che lui dia il meglio. Lo stesso accade nella vita reale, anche quando non si dispone di tutte le risorse necessarie per ottenere un buon voto, realizzare una vendita o chiudere un affare, ma la società si aspetta comunque che voi lo facciate al meglio.

2. SAPER AFFRONTARE LE DIFFICOLTA’

Ogni trasferta inizia sempre con ottimismo e grande entusiasmo, o almeno così dovrebbe essere, ma già la mattina stessa della gara queste sensazioni positive lasciano il posto all’ansia, alla preoccupazione per il risultato, alla paura della sconfitta. Eppure si impara che starsene lì a lamentarsi non cambia in meglio le cose. La stessa cosa è vera nella vita quotidiana, dove ogni compito in classe ed ogni lavoro presentano alcune difficoltà da superare e non possiamo sederci in un angolo aspettando che passino.

3. SAPER ESSERE INTRAPRENDENTI E SAPER IMPROVVISARE

Anche quando le cose dovessero mettersi male nel corso di una gara, con un piccolo infortunio o con la rottura del fioretto o del passante, con l’essersi dimenticati a casa il guanto o una parte della divisa, con la cerniera del giubbetto che si scuce, impariamo ad improvvisare, trovando soluzioni immediate per i problemi. Tali competenze saranno utili quando un giorno, nel mondo del lavoro, alla riunione che la nostra azienda chi avrà incaricato di dirigere, la connessione wifi non funzionerà e il videoproiettore sarà rotto.

4. SAPER LAVORARE DI PIU’ PER RISOLVERE I PROBLEMI, AL DI LA' DELLE COMPETENZE

Spesso ci capita di veder resa più difficile una gara per errori non nostri. Un fioretto appena comprato che non funziona bene, un arbitro che gira una stoccata, un tempo di attesa superiore al normale tra la fine del girone e l’inizio delle dirette. Stessa cosa accade nel mondo reale: qualcuno sta per dimenticare le brochure per quella presentazione al cliente chiave, qualcuno ha dimenticato di mettere una voce nella nota spese. Noi siamo lì per affrontare e risolvere a nostro favore anche gli imprevisti causati dagli altri.

5. SAPER RENDERSI CONTO CHE LA PARANOIA E’ SOLO FRUTTO DELLA NOSTRA MENTE

A volte ci sembra che l'unico scopo del Maestro sia quello di renderci la vita più difficile, chiedendoci di fare cose che non sappiamo fare o non abbiamo voglia di fare. Proprio quando ci sale quel dolore allo stomaco prima di un assalto, ci chiede di riscaldarci, proprio quando la parata di quarta con quell’avversario non ci riesce, il Maestro ci chiede di farla. Ci sembra che non abbia una reale idea di quello che noi in pedana stiamo vivendo. Benvenuti nel mondo reale: quella stessa paranoia la vivremo nei confronti dell’insegnante a scuola, del nostro capo, delle istituzioni che regolano la vita lavorativa e dovremo saperla affrontare.

6. SAPER RICONOSCERE IL VALORE DELLA SQUADRA squadra

I compagni di squadra ci hanno aiutati in molti momenti chiave per una gara. Ci hanno svegliato in albergo quando la sveglia non ha funzionato, ci hanno prestato il passante quando il nostro era rotto, ma soprattutto hanno tifato per noi negli assalti decisivi. Avere dei compagni che ci aiutano sarà utile nella vita di tutti i giorni, perché fare squadra significa fare meglio.

7. SAPER MANTENERE IL SENSO DELL’UMORISMO ANCHE DAVANTI ALLE DIFFICOLTA’

Saper prendere sul ridere gli inconvenienti che possono presentarsi in gara ci aiuta a scaricare la tensione e a mantenerci positivi e concentrati. Anche nella vita quotidiana bisogna sapersi non prendere mai troppo sul serio, affrontando gli ostacoli con spirito positivo. Se la scherma è un mondo a parte, dove non si rischia nulla, allora è un’ottima palestra per esercitarci a rialzarci sempre a testa alta e con fiducia.

Alberto Bernacchi